https://www.nobelprize.org/prizes/chemistry/2025/prize-announcement
L’Accademia Reale Svedese delle Scienze ha assegnato lo scorso 8 ottobre il Premio Nobel per la Chimica 2025 a Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi per “lo sviluppo delle strutture metallo-organiche”. Il riconoscimento premia una scoperta che ha ridefinito la chimica dei materiali, introducendo nuovi approcci per l’immagazzinamento di gas, la separazione di sostanze e la catalisi di reazioni.
I materiali al centro del Nobel — le strutture metallo-organiche (Metal Organic Frameworks, MOF) — uniscono elementi metallici e molecole organiche in architetture cristalline porose e modulabili. Grazie a questa combinazione, consentono di progettare solidi funzionali con proprietà mirate e di esplorare in modo controllato la materia a livello molecolare.
«I nuovi Premi Nobel per la Chimica hanno segnato la scoperta di un’intera nuova categoria di materiali che prima non esistevano e che non sono presenti in natura, aprendo la strada a una rivoluzione paragonabile a quella della plastica» – ha affermato, in una dichiarazione all’AGI [1], il Presidente della Società Chimica Italiana, Gianluca Farinola.
«I Metal Organic Frameworks sono materiali “intelligenti”, dotati di una propria attività chimica. Le loro cavità con funzionalità specifica possono agire come veri e propri enzimi artificiali, rendendo i processi chimici più efficaci, selettivi e sostenibili. La possibilità di controllarne struttura, dimensione e forma consente di adattarli a molteplici applicazioni: dallo stoccaggio dell’idrogeno alla cattura della CO₂, dalla rimozione di inquinanti alla catalisi per la produzione di farmaci e combustibili».
«La forza di questi materiali – ha proseguito Farinola – risiede nella loro enorme varietà potenziale. Poiché i metalli della tavola periodica sono numerosi e i leganti organici praticamente infiniti, è possibile immaginare una quantità sterminata di combinazioni e di proprietà diverse. Questa foresta vergine di possibilità è destinata a rivoluzionare numerosi settori, dalla chimica industriale alla sostenibilità ambientale».
Il Nobel 2025 conferma il ruolo centrale della chimica dei materiali nel rispondere alle grandi sfide globali: energia, acqua, inquinamento, sostenibilità.
Le strutture metallo-organiche incarnano una scienza capace di progettare soluzioni a livello molecolare per un pianeta più efficiente e resiliente.
Per la Società Chimica Italiana, questo Nobel rappresenta non solo il riconoscimento a tre scienziati di riferimento, ma anche un richiamo al valore della chimica come motore di innovazione e sviluppo sostenibile.
Links:
[1] https://www.agi.it/scienza/news/2025-10-08/nobel-chimica-quali-scoperte-33558106/