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PREMESSA GENERALE

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO VERTICALE DI CHIMICA
DD/SCI- Commissione Curricoli*
(Ottobre 2008)

*Commissione Curricoli (CC) della DD/SCI
Eleonora Aquilini (coordinamento generale)
Tiziano Pera (coordinamento per la scuola primaria e secondaria di I grado)
Fabio Olmi (coordinamento per il Biennio della scuola secondaria di II grado)
Paola Ambrogi (coordinamento per i Trienni non specialistici della scuola secondaria di II grado)
Mariano Calatozzolo (coordinamento per il Triennio specialistico della scuola secondaria di II grado)

Premessa generale

La proposta per il curricolo di Chimica qui presentata è frutto delle riflessioni di un gruppo di lavoro della Commissione Curricoli della DD-SCI, riunitasi con l’intento di esplicitare le competenze che dovrebbero essere acquisite nel primo e nel secondo ciclo d’istruzione nell’ambito della Chimica.
Per il primo ciclo sono state individuate le competenze per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado; per il secondo ciclo sono state individuate le competenze relative al biennio, al triennio specialistico (Istituti Tecnici e Professionali per Chimici) e non specialistico (ad esempio i Licei).
I criteri di lavoro specificati nella Premessa, hanno condotto a riferirsi ad uno o più nuclei fondanti della disciplina, relativamente ai quali vengono esplicitati i traguardi di competenza che gli alunni devono raggiungere al termine di ogni livello e vengono fatti esempi di conoscenze e di abilità ad essi riferiti. Questo schema non è stato interpretato in modo univoco da tutti i sottogruppi di lavoro che, autonomamente, hanno preferito in alcuni casi lasciare separate le conoscenze e le abilità e/o dare ad esse un diverso accento. Si distacca volutamente dall’impostazione suddetta, il lavoro proposto per la scuola Primaria che, riferendosi ad un periodo predisciplinare dell’istruzione, non necessita di una scansione che si riferisca alla disciplina in senso proprio. In questo caso, come si noterà, i traguardi di competenza proposti sono riferiti anche ad ambiti non chimici, proprio per i motivi sopra indicati. Tutto il lavoro fatto dalla commissione è da intendersi come un ausilio al lavoro dell’insegnante, che autonomamente organizzerà il proprio piano didattico.
Sarà necessario ricercare, con diverse modalità per ciascun livello scolare, la collaborazione degli altri ambiti disciplinari dell’area scientifica (Fisica e Scienze Naturali) per giungere ad una proposta complessiva e organica di insegnamento delle Scienze Sperimentali per l’attuale scuola italiana.

La coordinatrice della CC

Eleonora Aquilini

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