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Claudio Della Volpe
L’enciclica Laudato si’ di papa Francesco – Un documento che farà epoca
Vincenzo Balzani, Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” Università di Bologna
1. Introduzione
Si stima che in cielo ci siano 1023 stelle: per contarle tutte, una al secondo, ci vorrebbero tre milioni di miliardi di anni! Nell’immensità del Creato c’è un puntino: la Terra, una specie di astronave, grande se vista da molto vicino, che viaggia nell’infinità dell’Universo con un carico particolare, forse unico: gli esseri umani. È un’astronave del tutto speciale, che non potrà mai atterrare da nessuna parte, non potrà mai attraccare a nessun porto per far rifornimento. È la nostra casa comune. Dobbiamo viverci tutti assieme, bianchi, neri, gialli, uomini, donne, buoni e cattivi. E se qualcosa non funziona, dobbiamo ripararla da soli, senza neppure scendere.
La Terra appariva infinitamente grande ai pochi uomini che l’hanno abitata per migliaia e migliaia di anni come passeggeri passivi, dominati e impauriti dalle forze della Natura. Con il passare del tempo, il numero di uomini è molto aumentato (oggi, siamo più di otto miliardi) ed è aumentata fortemente anche la loro attività. Nell’ultimo secolo, in particolare negli ultimi cinquant’anni, l’uomo, con l’energia fornita dai combustibili fossili e con lo sviluppo della scienza e della tecnologia, ha modificato profondamente la Terra e continua a trasformarla sempre più velocemente [1]. Nel passato, era la Natura che scandiva le epoche, ma oggi, sotto vari aspetti, è l’uomo che vuole dominare la Natura, per cui gli scienziati hanno proposto di chiamare Antropocene l’epoca geologica presente [2].
I molti problemi della nostra epoca sono affrontati e discussi in modo semplice e chiaro nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco [3], un piccolo, ma importantissimo libro che descrive la situazione in cui si trova la società umana nella nostra casa comune, la Terra. Per cogliere la grande importanza di questa enciclica ed il suo profondo significato teologico, politico e sociale verranno presi in esame i principali temi di cui si occupa. L’enciclica è articolata in 246 paragrafi. In questo commento utilizziamo numeri fra parentesi tonda per indicare i paragrafi in cui sono trattati gli argomenti discussi.

2. La crisi ambientale
Papa Francesco nell’enciclica ha denunciato, in modo fermo e deciso, tutti i danni causati dall’uso irresponsabile e dall’abuso dei beni comuni (2). Bisogna fermare il cambiamento climatico, non inquinare le acque, il suolo e l’aria, preservare la diversità biologica, custodire l’integrità della terra, salvaguardare le foreste e i mari. Per quanto riguarda, in particolare, il problema climatico, l’enciclica riporta in più punti le conclusioni degli scienziati [4]: il riscaldamento globale degli ultimi decenni è dovuto sostanzialmente ai gas serra (principalmente, CO2) generati dall’uso dei combustibili fossili (23); le previsioni catastrofiche non si possono guardare con disprezzo e ironia (161); gli stili di vita che contribuiscono al cambiamento climatico sono peccati (8); i Paesi che hanno tratto beneficio da un alto livello di industrializzazione, con un’enorme emissione di gas serra, hanno maggiore responsabilità e quindi devono contribuire alla soluzione dei problemi che hanno causato (170); molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico cercano di mascherare i problemi o nasconderne i sintomi (26). Non ci sono parole più appropriate di queste per commentare il comportamento di alcune lobby industriali e di responsabili politici che hanno continuato per anni a negare o tentato di minimizzare i danni climatici causati dall’uso dei combustibili fossili, danni che poi sono emersi chiaramente negli anni successivi, come documentato dagli studi di molti scienziati [5].
3. ll problema energeticoPapa Francesco è in sintonia con quanto concordano gli scienziati [4,5] su come risolvere il problema energetico: il consumo di combustibili fossili deve diminuire senza indugio, ma la politica e l’industria rispondono con lentezza, lontane dall’essere all’altezza della sfida (165); la transizione dall’uso dei combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili non va ostacolata, ma accelerata (26); la penetrazione delle energie rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo deve essere sostenuta con trasferimento di tecnologie, assistenza tecnica e aiuti finanziari (172).
Nell’enciclica il Papa ricorda spesso San Francesco d’Assisi, in particolare nei paragrafi (10), (11) e (12). Nel meraviglioso Cantico delle Creature [6] San Francesco loda il Signore per frate Sole, frate Vento, sor’Acqua e sora nostra madre Terra. Oggi sappiamo che l’energia del Sole (fotovoltaica), quella del vento (eolica) e quella dell’acqua (idroelettrica) sono le energie rinnovabili [5], sulle quali l’umanità può fare affidamento; la Terra è il luogo dove possiamo trovare, oltre ai diversi fructi con coloriti fiori et herba [6], anche gli elementi chimici con i quali costruire i congegni e le apparecchiature (pannelli fotovoltaici, pale eoliche, dighe, ecc.) che ci permettono di convertire le energie rinnovabili naturali nelle energie di uso finale: calore, elettricità, combustibili.
4. I limiti delle risorse ed i confini planetariIn un quadro di incrollabile speranza (244), papa Francesco sottolinea una forte preoccupazione: attraverso uno sfruttamento sconsiderato della Natura, l’uomo rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione (4). Francesco sottolinea anche che, nonostante il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente abbia superato le possibilità del pianeta (161), ai centri di potere finanziari, economici e politici interessa solo estrarre dalla terra tutto quanto è possibile (106). Un esempio di questo comportamento l’abbiamo, purtroppo, anche qui in Italia. Il Governo, infatti, con il decreto Sblocca Italia e altri recenti provvedimenti [7], ha stabilito di facilitare e addirittura incoraggiare le attività di estrazione delle residue, marginali riserve di petrolio e gas del nostro Paese, mentre pone ostacoli allo sviluppo delle energie rinnovabili e non agisce per creare una cultura della sostenibilità ecologica e dell’economia circolare [8].
Purtroppo, anche alcuni scienziati sembrano pensare che sulla Terra ci sia una quantità illimitata di risorse e che, in ogni caso, gli effetti negativi delle manipolazioni della Natura possano essere facilmente arginati. Di qui si passa all’idea di una crescita infinita, che tanto entusiasma gli economisti (106) [9]. L’enciclica sottolinea che la logica “usa e getta” produce enormi quantità di rifiuti solo per il desiderio disordinato di consumare più di quello di cui realmente si ha bisogno (123), così che il ritmo di consumo e di spreco ha superato le capacità del pianeta (161). Papa Francesco ci ricorda anche che la spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà, senza attaccarci a ciò che abbiamo, né rattristarci per ciò che non possediamo (222).

5. Inequità e disuguaglianze
Oltre a discutere il problema del troppo rapido consumo delle risorse e dei molti danni causati al pianeta, l’enciclica si occupa in modo molto chiaro dell’altra, addirittura più importante emergenza planetaria: quella delle inequità e delle sempre crescenti disuguaglianze. È un atto di gravissima inequità quando si pretende di ottenere importanti benefici facendo pagare al resto dell’umanità, presente e futura, gli altissimi costi del degrado ambientale (36). Non ci accorgiamo più che alcuni si trascinano in una miseria degradante, mentre altri non sanno nemmeno che farsene di ciò che possiedono (90). Queste e altre parole dell’enciclica ben si addicono a situazioni segnalate anche dai giornali, ma rapidamente dimenticate da tutti. Ad esempio, negli USA 42 milioni di persone ricevono contributi per vivere [10], mentre Tim Cook, CEO di Apple, ha goduto di uno stipendio di 74,6 milioni di dollari nel 2025 [11] e, in Italia, i 10 più ricchi guadagnano quanto 500.000 operai [12]. Dovremmo indignarci, dice Francesco, per le enormi disuguaglianze che esistono nei nostri paesi (90).
L’inequità, poi, non colpisce solo gli individui all’interno dello stesso Paese, ma è anche un problema internazionale: si è accumulato, infatti, un “debito ecologico” tra il Nord e il Sud del mondo, connesso all’uso sproporzionato delle risorse naturali da parte dei Paesi più industrializzati (51). L’enciclica dedica un’intera sezione all’inequità planetaria, sottolineando che il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo particolare i più deboli del pianeta, miliardi di persone che sono ormai considerate un “danno collaterale” dai tanti professionisti, opinionisti, mezzi di comunicazione e centri di potere che non hanno contatto diretto con i problemi dei poveri (49): è la “cultura dello scarto” (22, 43).
Ne deriva che non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale (139). Per risolverla, è necessario un approccio integrale: combattere la povertà, restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo prendersi cura della Natura.
6. La scienza e la tecnica
L’enciclica [3] sottolinea i benefici portati dalla scienza e dalla tecnica, prodotti meravigliosi della creatività umana, che è un dono di Dio. Però, denuncia anche i rischi ai quali siamo esposti (102). La libertà che ci siamo presi per sviluppare la scienza e la tecnica ci ha portati in qualche modo a una situazione di schiavitù, tanto che la domanda non è più “cosa possiamo fare noi con la scienza e la tecnica”, ma “che cosa la scienza e la tecnica possono fare di noi” [13]. I prodotti della tecnica, infatti, non sono neutri, perché creano una trama che finisce per condizionare gli stili di vita e orientano le possibilità sociali nella direzione degli interessi di determinati gruppi di potere (107). Il mercato, ad esempio, tende a creare un meccanismo consumistico compulsivo per piazzare i suoi prodotti, così che le persone finiscono con l’essere travolte da un vortice di acquisti e spese superflue (203).
A questo proposito si può citare la continua crescita delle aziende del lusso e, come caso particolare, la produzione della Lamborghini Urus, definita “un’auto per la famiglia” [14] ed esaltata da alcuni come un atto straordinario di politica industriale e un esempio di innovazione e creatività. Con la sua mostruosa potenza di 600 CV e un costo (nel 2025) di circa 250.000 euro, Urus è, in realtà, unemblema del consumismo e un’icona di quelle disuguaglianze che molti politici dicono di voler ridurre. C’è una distanza abissale dal comportamento di Papa Francesco che non portava le tradizionali scarpette rosse dei papi e la croce d’oro, che andava da solo dall’ottico per farsi riparare gli occhiali, che girava per Roma con una Ford Focus e che, per gli spostamenti nel viaggio negli Stati Uniti, ha usato una Fiat 500 elettrica, invisibile in mezzo alle lussuose automobili del seguito. È vero che la produzione diauto di lusso crea posti di lavoro, ma è anche vero che si dovrebbe aumentare l’occupazione con innovazioni capaci di produrre cose più utili, nell’ambito di uno sviluppo responsabile e sostenibile. I progressi scientifici più straordinari, ricorda papa Francesco nell’enciclica, le prodezze tecniche più strabilianti e la crescita economica più prodigiosa, se non sono congiunte a un autentico progresso sociale e morale, si rivolgono, in definitiva, contro l’uomo (4).
Papa Francesco ha delineato anche una sua prospettiva antropologica, raccogliendo la sfida della complessità e rilanciando la necessità di abbracciare un pensiero complesso come condizione per la conversione ecologica: tutto è connesso, tutto è in relazione, per cui smarrire questa consapevolezza espone a gravi rischi (117). Agire in base a semplificazioni può portare, infatti, a errori colossali, come scatenare la follia di una guerra, anziché continuare laboriose trattative che consolidino la pace. La complessità ci sfida a pensare e agire per tessere, legare, unire; spesso, però, l’iper-specializzazione ci impedisce capire la complessità e il modo giusto di intervenire.
7. Una rivoluzione culturale
Secondo papa Francesco, è nostro dovere affrontare e risolvere la duplice crisi ambientale e sociale che stiamo attraversando. Come spesso accade in epoche che richiedono decisioni coraggiose, i più abbienti sono portati a pensare che le cose, poi, non stanno andando male e che, quindi, il pianeta potrà continuare a svolgere il suo ruolo per molto tempo. Questo significa, però, ignorare il problema delle disuguaglianze, che può essere risolto solo con profonde modifiche nell’organizzazione sociale, oltre che nel rapporto fra uomo e Natura (59, 209).
Un cambiamento nei nostri stili di vita potrebbe esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico ed economico (206). Ciò che sta accadendo ci pone, quindi, di fronte all’urgenza di mettere in atto una coraggiosa rivoluzione culturale. È indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in modo più profondo e recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane (114); è necessario, anche, che ciascuno recuperi i diversi livelli dell’equilibrio ecologico: quello interiore con sé stesso, quello solidale con gli altri, quello naturale con tutti gli esseri viventi, quello spirituale con Dio (210).
8. La speranzaL’enciclica Laudato si’ [3] termina con un invito: Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e le nostre preoccupazioni per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza (244). Grazie a papa Francesco ci sono, in realtà, segnali che ci inducono a ben sperare:
- la Natura ci sta inviando segnali sempre più pressanti sull’esistenza di problemi che dobbiamo risolvere (prima di tutto, il cambiamento climatico) e l’umanità comincia a capire la gravità della situazione in cui si trova il mondo;
- energia, risorse e ambiente sono argomenti entrati nei programmi scolastici oltre che in quelli di alcuni partiti politici;
- molti scienziati hanno assunto posizioni chiare e decise per arginare i danni inferti al pianeta dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale e importanti istituzioni politiche internazionali (Unione Europea, ONU, IPCC, Union of Concerned Scientists) hanno cominciato a prendere decisioni appropriate per risolvere i problemi emersi;
- numerose associazioni scientifiche (Earth Charter Iniziative, WWF, Greenpeace, Friends of the Earth, Global Footprint Network, Legambiente, energiaperlitalia.it, ecc.) stanno intraprendendo importanti campagne di sensibilizzazione;
- la ricerca scientifica si sta impegnando per utilizzare al meglio l’energia solare e le altre energie rinnovabili, tanto che incominciano a comparire buone notizie; nel 2025, ad esempio, l’energia rinnovabile generata dal Sole, dal vento e dalle cadute d’acqua supererà la produzione di energia ottenuta dai combustibili fossili.
Papa Francesco [3] non ha perso occasione per ricordare che, se vogliamo custodire la casa comune e ridurre le disuguaglianze, è necessario utilizzare con cura e condividere le risorse e sviluppare con sapienza le conoscenze scientifiche e le innovazioni tecnologiche. Per far questo, bisogna sfruttare anche le preziose fonti di energia spirituale, proprie dell’uomo, che gli permettono di esercitare responsabilità, sobrietà, collaborazione, solidarietà, amicizia e saggezza. Speriamo che sorgano presto altri leader capaci, come ha fatto papa Francesco, di guardare lontano nello spazio, cioè all’interesse di tutti gli abitanti del pianeta, e nel tempo, cioè anche alle prossime generazioni.
9. L’enciclica Fratelli tutti
Nella più recente enciclica Fratelli tutti [15], papa Francesco spiega che la rivoluzione culturale, necessaria per giungere alla sostenibilità ecologica e sociale, non può compiersi con qualche parziale modifica del rapporto uomo-pianeta o delle relazioni fra le nazioni. Si tratta, invece, di cambiare radicalmente la base su cui poggiano le nostre culture: bisogna accettare e valutare positivamente le diversità, ammettere i propri limiti e riconoscere che siamo tutti figli di Dio, fratelli che nascono, vivono e muoiono nella stessa casa comune, il pianeta Terra. In altre parole, la necessaria rivoluzione culturale richiede che gli uomini e anche le nazioni passino dalla situazione di abitanti dello stesso pianeta, spesso in competizione commerciale o addirittura in guerra fra loro, a quella di fratelli che si amano, si stimano e si aiutano. Solo così si potrà giungere alla sostenibilità ecologica perché, solo così, il pianeta verrà custodito e non degradato e le sue risorse verranno condivise nella sobrietà. Si dovrà anche attuare una saggia politica per ridurre le disuguaglianze mediante lo sviluppo dei servizi comuni (scuola, sanità, trasporti, ecc.) e un sistema economico basato su tasse e sussidi mirati ad aiutare i più deboli, perché ogni persona vale e non va dimenticata. La consapevolezza che in un mondo globalizzato nessuno è autosufficiente deve spingerci a intraprendere collaborazioni proficue fra le nazioni e a sostenere con forza la pace.
10. Papa Leone XIV
Il nuovo pontefice Leone XIV, appena eletto, ha fatto capire che procederà nella strada aperta dal suo predecessore, dedicandosi con particolare impegno al problema della pace. Infatti, quando si è affacciato alla Loggia centrale della basilica di San Pietro, per impartire la benedizione urbi et orbi, ha iniziato con l’invocazione pasquale della pace: La pace del Cristo risorto, una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Ha poi aggiunto: Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono. Il giorno seguente, Leone XIV ha presieduto, da pontefice, la sua prima celebrazione eucaristica con il collegio cardinalizio e, nell’omelia, ha ricordato l’urgenza per la Chiesa di agire,perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre.
Recentemente, in preparazione della Cop30, papa Leone XIV ha inviato un videomessaggio [16] ai Rettori delle 200 università di Nord, Sud, Centro America e Penisola Iberica. In sintonia con la Laudato si’, li ha incoraggiati a essere costruttori di ponti, lavorando per la giustizia ecologica, sociale e ambientale.
Bibliografia [1] W. Steffen, P.J. Crutzen, J.R. McNeil: Are Humans Now Overwhelming the Great Forces of Nature? Ambio, 2007, 36, 614. [2] P. J. Crutzen: Geology of mankind-The Anthropocene, Nature, 2002, 23, 415. [3] Papa Francesco: Laudato si’ – Lettera enciclica sulla cura della casa comune, Paoline editoriale Libri, Milano, 2015. [4] (a) N. Armaroli, V. Balzani: Energia oggi e domani. Prospettive, sfide, speranze, Bononia University Press, Bologna, 2004; (b) J. Rockstrom, et al., A safe operating space for humanity, Nature, 2009, 461, 472; (c) N. Armaroli, V. Balzani: Energy for a Sustainable World – From the Oil Age to a Sun-Powered Future, Wiley-VCH, Weinheim, 2011; (d) N. Armaroli, V. Balzani, N. Serpone: Powering Planet Earth, Energy solutions for the future, Wiley-VCH, Weinheim, 2013; (e) V. Balzani, M. Venturi: Energia, Risorse, Ambiente, Zanichelli, Bologna, 2014; (f) L. Lombroso, Ciao fossili – Cambiamenti limatici, edizioni Artestampa, Modena, 2015.(5) (a) V. Balzani: Salvare il Pianeta per salvare noi stessi: energie rinnovabili, economia circolare, sobrietà, Lu::CE edizioni, Massa, 2020; (b) M.Z. Jacobson: 100% clean, renewable energy and storage for everything, Cambridge University Press, Cambridge, 2021; (c) F.M. Butera: Affrontare la complessità per governare la transizione ecologica, Edizioni Ambiente, Milano, 2021; (d) N. Armaroli: Un mondo in crisi, Dedalo, Bari, 2022;(e) L. Becchetti, C. Becchetti, F. Naso: Rinnovabili subito, Donzelli editore, Roma, 2022; (f) A. Tilche: Sette lezioni sulla transizione climatica, Dedalo, Bari, 2022; (g) F.M. Butera, Sole Vento Acqua, Manifesto Libri, Roma, 2023; (h) M.Z. Jacobson, No Miracles Needed, how today’s technology can save our climate and clean our air, Cambridge University Press, Cambridge, 2023;(i) M. Giusti: L’urgenza di agire, Lu::Ce edizioni, Massa, 2024; (l) N. Armaroli, V. Balzani: Energia per l’Astronave Terra, IV edizione, Zanichelli, 2024; (m) V. Balzani, E. Castellucci, La buona alleanza – Scienza e fede a difesa della casa comune, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2024.
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Cantico_delle_creature
[8] U. Bardi: Extracted: How the Quest for Mineral Wealth Is Plundering the Planet, Chelsea Green Publishing, Chelsea, 2014.
[10] https://it.wikipedia.org/wiki/Supplemental_Nutrition_Assistance_Program.
[12] https://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-4ba9bb36-7be2-4b21-baa2-0f56a89232f8.html
[13] U. Galimberti, I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano, 2022.
[14] https://www.drivek.it/lamborghini/urus/#
[15] Papa Francesco: Fratelli tutti, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2020.
[16] https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-leone-videomessaggio-laudato-si
Developments in CO surrogates for base-metal-catalyzed carbonylation
DOI: 10.1039/D5GC01579K, Tutorial ReviewWenjing Li, Shentong Xie, Renyi Shi
Base-metal-catalyzed carbonylation utilizing CO surrogates.
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N-Coordinated Pd–Rh synergy for highly selective ethylene glycol oxidation and efficient hydrogen evolution
DOI: 10.1039/D5GC00784D, PaperHai-Yan Guo, Jin-Wei Kang, Yun-Yan Du, Lu Zhang, Jiu-Ju Feng, Ai-Jun Wang
The N-coordinated PdRh@Ni(OH)2 catalyst achieves >97.6% GA selectivity and efficient hydrogen evolution (2.52 kW h m−3 H2) via synergistic Pd–Rh interactions and N-coordination, enabling EG adsorption, *OC–CH2OH formation and OH− activation.
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Computational modeling-guided design of deep eutectic solvents for tailoring lignin chemistry during lignocellulose pretreatment
DOI: 10.1039/D4GC06120A, Paper


Designing deep eutectic solvents to tailor the lignin structure and customize biomaterials through computational modeling and experiments.
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Hydrogen spillover boosts PET upcycling to aviation fuel additives over Co–ReOx catalysts
DOI: 10.1039/D5GC01315A, PaperXin Zhao, Hui Wang, Zhecheng Fang, Zixu Ma, Shuzhuang Sun, Dan Wu, Yongsheng Zhang, Chunbao Charles Xu, Shengyong Lu, Renfeng Nie, Jie Fu
The Co-ReOx exhibits a 3.0-fold enhancement in direct and selective conversion of PET to p-xylene (PX) compared to its Co counterpart, attributable to the synergistic interaction between Co and ReOx and their facilitated hydrogen spillover.
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Advances in paired electrolysis for furfural conversion: from design principle, mechanisms to perspectives
DOI: 10.1039/D5GC01306B, Critical ReviewZhikang Zhang, Jianan Li, Shuyi Yang, Tao E, Chong Peng
As a crucial biomass derivative, furfural (FF) can be converted into various high value-added chemicals in an environmentally friendly and efficient manner through electrocatalytic technology.
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Techno-economic and life cycle analysis of bio-hydrogen production using bio-based waste streams through the integration of dark fermentation and microbial electrolysis
DOI: 10.1039/D4GC05020G, Paper


Biowastes are produced daily. These wastes are rich in organic components with high potential to produce valuable products such as BioH2 and CO2. This study explores wastes converted into low-cost BioH2 through integrated processes.
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Highly efficient sulfurized Re–Ir catalysts for multiple N-methylation of ethylenediamine and its homologous series with CO2 and H2 in water solvent
DOI: 10.1039/D5GC01522G, Paper


Sulfurized, highly dispersed clusters composed of Re and Ir species on carbon black showed unique catalytic performance for multiple N-methylation of aliphatic amines consisting of C2/C3 unit wedged between two amino groups with CO2 and H2 in water.
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Aerobic oxidation of a covalent organic framework facilitating photocatalytic CO2 reduction with water
DOI: 10.1039/D5GC01528F, PaperJiangqi Ning, Qing Niu, Zheyuan Liu, Liuyi Li
Aerobic oxidation of the azine linkage in covalent organic frameworks yields highly reactive species, facilitating photocatalytic reduction of CO2 under aerobic conditions.
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Highly efficient fabrication of lemon peel-derived carbon quantum dots for multicolor light-emitting diodes
DOI: 10.1039/D5GC01179E, PaperLingli Zhu, Jin Cao, Hongmin Yang, Dekui Shen, Haitao Hu, Mengjia Dou
Biomass-derived CQDs have emerged as a promising sustainable alternative to conventional semiconductor quantum dots for LED applications, offering distinct advantages in terms of renewability, low toxicity, and environmental friendliness.
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Low-temperature molten salt ion regeneration strategy towards green and efficient spent graphite recycling
DOI: 10.1039/D5GC00513B, PaperWenchao Zhu, Gonggang Liu, Jinbo Hu, Geng Su, Miaohua Liu, Xianjun Li, Binghui Xu
A green and efficient method to regenerate spent graphite by molten salt ion-assisted thermal treatment in an air atmosphere has been demonstrated, wherein abundant nanochannels and CO bonds are introduced to boost lithium storage performance.
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A general strategy for strengthening and toughening physical hydrogels via anti-Hofmeister sequence solid salting-out
DOI: 10.1039/D5GC00826C, PaperEn-Jiang Liu, Ding-Ding Lü, Bai-Chuan Lu, Run-Ze Hu, Shi-Wen Guo, Chen-Man Zong, Xiao-Hui Yao, Xue-Yang Wang, Tao Chen, Ai-Jun Wan, Dong-Yang Zhang
As a green and general strategy, the solid salting-out strategy can greatly enhance the strength and toughness of physical hydrogels without the use of additional cross-linking agents and complex processes.
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Engineering a hybrid system of Corynebacterium glutamicum and co-immobilized enzymes for efficient cadaverine production from glycerol
DOI: 10.1039/D5GC00694E, PaperYunpeng Lv, Simin Liu, Liang Wei, Lei Zhang, Haishan Qi
A hybrid system of C. glutamicum and co-immobilized enzyme was developed for efficient cadaverine production from glycerol as the sole carbon source.
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Engineered enzymatic cascade converts diols to amino alcohols
DOI: 10.1039/D4GC02141J, Paper


Aliphatic amino alcohols such as 6-amino-1-hexanol are potential platform chemicals for a variety of advanced materials. Selective enzymatic synthesis from biomass-derived diols could simplify production while minimizing hazards.
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Waste-minimized, ecofriendly, and chemoselective room-temperature hydrogenation of CC bonds using a homogeneous recyclable imidazole-based Ru(II)-p-cym catalyst
DOI: 10.1039/D5GC01274K, PaperRahul Daga Patil, Sandip Bapu Khatal, Manohar Shivaji Padmor, Sanjay Pratihar
Catalytic hydrogenation of CC bonds is crucial in fine chemical and pharmaceutical synthesis, yet the efficient recovery and reuse of homogeneous catalysts remain a challenge.
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Radical click reaction for C–S bond construction via reductive coupling of phthalimide derivatives
DOI: 10.1039/D5GC01731A, PaperJia-Fan Qiao, Tian-Zhang Wang, Peng-Hui Shen, Yu-Qiu Guan, Ya-Xin Yu, Yu-Feng Liang
An efficient radical click reductive cross coupling with phthalimide derivatives has been established, which is characterized by simple conditions, good functional group compatibility without catalyst or ligands to construct C–S bond in two minutes.
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Tandem electrocatalytic benzylic alcohol oxidation and aldol condensation for efficient valuable α,β-unsaturated ketone production
DOI: 10.1039/D5GC01155H, PaperYifan Yan, Xi Cai, Jiangrong Yang, Yu Fu, Qiwei Shi, Pengjie Hao, Hua Zhou, Zhenhua Li, Mingfei Shao, Haohong Duan
This study presents a one-step electrosynthesis method for α,β-unsaturated ketones using an Au/CuO cooperative catalyst for selective oxidation of aromatic alcohols followed by aldol condensation, achieving green and efficient production.
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Boosting NH3-SCR of NOx performance through sustainable and economical synthesis of Cu-SAPO-34 zeolites from attapulgite
DOI: 10.1039/D5GC01362C, PaperYao Wang, Zhangpei Liu, Yongjun Feng, Christopher Hardacre, Sarayute Chansai, Zhiming Liu
Cu-SAPO-34 has been synthesized using attapulgite, which not only demonstrates promising application potential but also introduces an innovative approach for designing cost-effective and active SCR catalysts using low-cost and abundant raw materials.
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Upgrading biomass-derived glycerol into terminal olefins via molybdenum-catalyzed carbon-chain extension
DOI: 10.1039/D5GC00843C, PaperHan Yin, Xiangtao Kong, Rui Lu, Xi Zhang, Wenbing Yu, Huifang Jiang, Xuhai Zhu, Fang Lu
A novel molybdenum-catalyzed process for carbon-chain extension of glycerol has been developed to produce 1,5-hexadiene.
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